La Galleria d’Arte Antica del Castello di Udine prosegue la sua attività di rinnovamento per permettere la fruizione del patrimonio artistico locale.
Le sale 11, 12, 13 del percorso espositivo permanente della pinacoteca sono ora nuovamente aperte al pubblico.
Le sale, chiuse all’inizio della pandemia, finora sono state visitabili solo in occasione di mostre temporanee dedicate ad artisti rinomati quali Giovanni da Udine, Marcello D'Olivo, Raimondo D'Aronco e Gianni Berengo Gardin.
I visitatori potranno ammirare:
- la sala 11, che presenta una selezione di dipinti entrati nelle collezioni artistiche civiche grazie al lascito del medico, artista e collezionista friulano Giuliano Mauroner (1919). Accanto ad alcune tavole di scuola toscana, si potranno nuovamente ammirare alcuni notevoli ritratti del Cinquecento e del Seicento e un’interessante copia antica del Ritratto di vecchio della collezione Dumbarton Oaks di Washington D.C. (USA) che gli studi hanno assegnato al maestro neerlandese Salomon Koninck (1609-1656);
- la sala 12, dove, accanto a raffinati ritratti dell’alta società friulana dell’Ottocento, spiccano alcuni tra i più noti capolavori della Galleria entrati nelle collezioni civiche grazie ad acquisizioni e donazioni ed ora nuovamente fruibili al pubblico: la Modella del pittore di Odorico Politi (1785-1846), il Diluvio di Filippo Giuseppini (1811-1862) e la Famiglia dell’ingegner Lavagnolo di Giovanni Pagliarini (1808-1878);
- la sala 13, che rappresenta un omaggio al pittore Odorico Politi attraverso una selezione di alcuni suoi ritratti e dipinti a tema religioso e mitologico. Tra i pezzi più significativi, l’effigie di Antonio Canova (1757-1822) che Politi, secondo gli studi più recenti, realizzò pochi mesi dopo la morte del celebre scultore veneto. Accanto, i visitatori potranno ammirare un Crocifisso recentemente restaurato in occasione del suo prestito alla mostra Canova:Sketching in Clay di Washington e Chicago. Il restauro della scultura, donata alle civiche raccolte d’arte nel 1875 dall’abate Giovanni Battista Del Negro, ha portato gli studiosi a ritenere che Canova l’abbia realizzata a Roma negli ultimi tre lustri del Settecento o nei primissimi anni dell’Ottocento.
Il riallestimento delle tre sale è stato curato dallo staff dei Civici Musei con il diretto coinvolgimento di due volontarie del Servizio Civile Universale e di sei studenti dei corsi di laurea di Storia dell'Arte, Turismo Culturale e Mediazione Culturale dell'Università degli Studi di Udine e dell'Università per Stranieri di Siena, che, durante il loro volontariato o tirocinio curriculare presso i Musei del Castello, hanno proposto interessanti spunti e riflessioni inerenti alla selezione dei dipinti che ora si possono nuovamente ammirare all’interno del percorso permanente della Galleria.
Le tre sale sono visitabili negli orari di apertura della Galleria d'Arte Antica e degli altri Musei del Castello, ovvero dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso 17:30).