Dal 9 novembre 2019 al 6 gennaio 2020
presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate, piazza del Patriarcato
Ingresso libero
Questa mostra su Giulio Quaglio, Pittore europeo a Udine, nasce dalla volontà dell’Amministrazione Comunale di Udine di celebrare i trecentocinquanta anni dalla nascita dell’artista (1668-1751).
Pittore lombardo di nascita, iniziò la sua attività proprio a Udine, dove si stabilì, si sposò e lavorò per dieci anni, affrescando numerosi palazzi nobiliari e dando prova di una non comune abilità pittorica.
Va considerato uno degli artisti che meglio interpretarono la cultura figurativa barocca a livello locale, contribuendo in seguito alla sua diffusione sia nei territori contermini di Slovenia e Austria che in Lombardia.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione dei Civici Musei e dal Museo Diocesano; si tratta di una rassegna fotografica in quanto il Quaglio ha eseguito prevalentemente affreschi, per loro natura inamovibili, che tuttavia oggi sono in larga misura visibili trovandosi in palazzi accessibili al pubblico.
Il visitatore sarà quindi stimolato ad andare a ricercare nei siti originali gli affreschi che in mostra vedrà riprodotti in fotografia.
La città offre infatti diverse testimonianze dell’operato del pittore: dagli affreschi dei Palazzi nobiliari Della Porta, Strassoldo, Attimis-Maniago, Daneluzzi, Antonini-Belgrado, Gallici-Beretta, alla Cappella del Monte di Pietà e la Chiesa di S. Chiara, dando prova di una non comune abilità pittorica.
Fecondissimo pittore, ha lasciato affreschi anche in edifici sacri della Slovenia, dell’Austria e della Lombardia.
La diffusione della conoscenza dell’attività del Quaglio in Friuli - a Cividale, Venzone, Colloredo di Monte Albano, Valvasone, Gorizia, Gradisca, Trieste - equivale a valorizzare l'artista, ma serve anche ad affermare che la città di Udine, ricca di pregevoli testimonianze architettoniche, vanta non soltanto la presenza degli straordinari affreschi di Giambattista Tiepolo, ma conserva nei suoi musei, nei suoi palazzi e negli edifici sacri nobili testimonianze, talvolta poco conosciute, dell’arte Seicentesca e del Settecento rilevanti a livello nazionale ed internazionale che la rendono città di cultura e interessante meta turistica.
Giulio Quaglio nacque nel 1668 a Laino, paesino della Valle Intelvi che unisce il lago di Como con quello di Lugano.
Il padre, pittore, e altri artisti della famiglia furono i suoi primi insegnanti. Fu discepolo di Marcantonio Franceschini a Bologna e studiò la pittura a Parma, Piacenza e Venezia, accostandosi al fare di Correggio, Carracci e Tintoretto.
Fu uno dei più interessanti e prolifici pittori italiani operanti tra Sei e Settecento, artista itinerante operoso non soltanto nella sua terra ma anche in diverse regioni della Mitteleuropa, dal Friuli alla Slovenia, dalla Stiria al Salisburghese.
Il Quaglio a Udine
Palazzo della Porta
1692: prima opera del Quaglio, che nell’elegante loggetta affresca episodi mitologici e nella cappella gentilizia scene evangeliche ed una deliziosa pala d’altare.
Palazzo Strassoldo
Nel salone affreschi di carattere storico nelle pareti, e nel soffitto una Caduta dei giganti e figurazioni mitiche entro uno spettacolare apparato di stucchi bianchi.
Cappella del Monte di Pietà
Entro un fastoso gioco di stucchi sono dipinte nel soffitto Storie della Vergine con ammalianti figure angeliche; nelle pareti sei episodi della Passione di Cristo.
Palazzo Daneluzzi Braida
L’accesa fantasia dell’artista e i ricordi della pittura veneta cinquecentesca rendono quanto mai gradevoli gli affreschi del salone, insoliti per elementi illusionistici.
Palazzo Attimis di Maniago
Splendidi stucchi e affreschi di carattere storico-mitologico, già illustrati all’inizio dell’Ottocento dal maggiore storico dell’arte del Friuli, il conte Fabio di Maniago.
Palazzo Antonini Belgrado
E’ il maggior ciclo di affreschi condotto dal pittore in un palazzo udinese: nel soffitto del salone ammaliano il riquadro centrale ma soprattutto i segni dello Zodiaco.
Chiesa di Santa Chiara
Nell’elegante ambiente sacro che vede protagoniste Santa Chiara e altre figure femminili, spicca la stupefacente, terrificante immagine del dragone ai piedi dell’Immacolata.
Palazzo Gallici Beretta
Il vasto affresco raffigurante il Trionfo della Religione sul Paganesimo celebra la pace di Carlowitz firmata nel 1699 tra la Turchia da una parte e Venezia e l’Austria dall’altra.
Cappella Arcoloniana
Fermatosi a Udine nel 1724, durante il ritorno da Lubiana a Laino, il pittore affresca nel minuscolo soffitto, una Immacolata, copia in sedicesimo dell’affresco di S. Chiara.
Orari di Apertura
Lunedì e da Mercoledì a Domenica: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Chiuso i martedì, 25 dicembre 2019 e 1 gennaio 2020
Visite guidate
su prenotazione contattando il Servizio Didattico dei Civici Musei di Udine
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - cell: 3452681647
Per informazioni
Civici Musei di Udine
T. 0432 1272591 - email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Museo Diocesano
T. 0432 25003 - email iQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Giuglio Quaglio, Palazzo Belgrado, Udine