1 marzo – 3 giugno 2015
L’esposizione, a cura di Vania Gransinigh e Fabio Belloni, si è proposta di indagare le ricerche attorno alla pittura astratta in Italia nel corso degli anni Settanta. Si è concentrata sulla tendenza battezzata dai critici coevi con i nomi più vari: “pittura pittura”, “pittura fondamentale”, “pittura fredda”, “pura pittura”, “nuova pittura”.
Tra tutte, “pittura analitica” è stata l’etichetta più fortunata. Si è trattato di un’esperienza maturata nel solco dell’avanguardia volta a saggiare le possibilità di quel mezzo così tradizionale in una stagione ancora dominata da intense sperimentazioni tecniche. L’esposizione è nata in dialogo con le raccolte civiche udinesi. Tra gli oltre cento lavori della Collezione Friam conservati presso Casa Cavazzini spiccano infatti non pochi nomi – Carl Andre, Frank Stella, Robert Mangold, Sol LeWitt – con i quali i pittori italiani degli anni Settanta hanno cercato contatti diretti.