2 luglio 2014 – 6 gennaio 2015
Nell'ambito del progetto dedicato al centenario della Prima Guerra Mondiale Udine 1914- 2018 STORIE IN CORSO, i Civici Musei hanno organizzato una mostra su Udine negli ultimi anni della Belle Époque Gli ultimi sogni. Udine 1900 - 1914' allestita presso le Gallerie del Progetto dal 3 luglio al 6 gennaio 2015.
L’esposizione -curata da Silvia Bianco con la collaborazione di Loris Milocco, Elvira Pucci e Monica Sbrugnera -raccoglie i materiali conservati in diverse collezioni dei Civici Musei (Fototeca, Gallerie del Progetto, Casa Cavazzini e Galleria dei disegni e delle stampe), messi a disposizione dalla Biblioteca Civica “V. Joppi” e dall’Archivio dell’Edilizia Privata, prestati da collezionisti privati.
Le fotografie degli Studi Malignani, Pignat e Brisighelli, riportano al passato attraverso le luci, le espressioni e l’atmosfera dell’epoca bella; i disegni di D’Aronco, Berlam, Gilberti propongono quelle architetture Liberty e Secessioniste che caratterizzavano la città; le opere di Antonio Gasparini, Mario Ceconi di Montececon, Giacomo Antonio Bornancin e Picì ci trasmettono il gusto artistico del momento; i lavori di Calligaris, Sello e Brusconi l’abilità degli artisti-artigiani.
L'esposizione si è articolata in diverse sezioni e ha proposto una “visita” nella Udine di inizio secolo.
L’introduzione dell’energia elettrica, i nuovi palazzi pubblici, le residenze borghesi e le case operaie, le industrie, le mostre d’arte e le Esposizioni, il cinema e la moda sono la dimostrazione dell’entusiasmo e del clima udinese durante la Belle Époque, del desiderio di migliorarsi ed affermarsi da parte della popolazione, delle persone che sognavano una “grande” Udine. Il nuovo secolo si aprì con una città in crescita, operosa e fiduciosa nel futuro che investì sul territorio.
Il progetto più rappresentativo del periodo è sicuramente il nuovo palazzo comunale che vide Raimondo D’Aronco, come progettista, e l’Amministrazione comunale, come committente, impegnati per oltre trent’anni.
L’evento emblematico dei primi anni del Novecento fu l’Esposizione Regionale che si tenne da agosto a settembre del 1903 e fu visitata tra gli altri da Re Vittorio Emanuele III e dalla Regina Elena. Un’occasione per celebrare il progresso e la modernità attraverso le opere e il lavoro di artisti, professionisti, artigiani e industrie; un progetto innovativo quello presentato da D’Aronco per i padiglioni; un evento importante che coinvolse tutta la città.