Il Museo del Risorgimento (Castello di Udine) organizza per i visitatori di ogni età una serie di visite guidate gratuite su diverse tematiche legate alle sue collezioni: sabato 14 dicembre 2024 10:30 (durata 1 ora) I Luzzatto del Friuli: una famiglia di patrioti risorgimentali a cura del prof. Valerio Marchi – storico e docente presso il liceo scientifico ‘Giovanni Marinelli’ di Udine domenica 15 dicembre 2024 10:30 (durata 1 ora) Rina Larice di Tolmezzo. Educatrice e storica a cura della prof.ssa Chiara Fragiacomo – storica, già docente presso il Liceo Classico ‘Jacopo Stellini’ di Udine sabato 28 dicembre 2024 10:30 (durata 1 ora) Il 1848 in Friuli. Le donne e la rivoluzione a cura della prof.ssa Chiara Fragiacomo – storica, già docente presso il Liceo Classico ‘Jacopo Stellini’ di Udine sabato 11 gennaio 2025 10:30 (durata 1 ora) Irredentisti di Fiume, Gorizia, Pola e Trieste volontari nella Grande guerra a Udine a cura del prof. Elio Varutti – storico, già docente presso l’ISIS Bonaldo Stringher di Udine, membro del Consiglio Esecutivo del Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) domenica 12 gennaio 2025 10:30 (durata 1 ora) Luigia Micoli Toscano Linussio. 'Un Garibaldi femmina della montagna' a cura della prof.ssa Chiara Fragiacomo – storica, già docente presso il Liceo Classico ‘Jacopo Stellini’ di Udine sabato 18 gennaio 2025 10:30 (durata 1 ora) Sui monti con Garibaldi: la banda di Navarons a cura di Giorgio Madinelli – esploratore, autore e divulgatore sabato 25 gennaio 2025 10:30 (durata 1 ora) Le Memorie di Maria Agosti Pascottini. La patriota mazziniana deportata nelle carceri austriache a cura della prof.ssa Chiara Fragiacomo – storica, già docente presso il Liceo Classico ‘Jacopo Stellini’ di Udine sabato 8 febbraio 2025 10:30 (durata 1 ora) Sui monti con Garibaldi: la banda di Majano a cura di Giorgio Madinelli – esploratore, autore e divulgatore sabato 15 marzo 2025 10:30 (durata 1 ora) Passeggiando nel Risorgimento. Luoghi e persone coinvolte nei moti e nelle Guerre d'Indipendenza a Udine a cura del prof. Giancarlo Martina – storico già docente presso l’ISIS ‘Bonaldo Stringher’ di Udine. Le visite avranno inizio dall’atrio del Castello di Udine. La partecipazione alle visite è gratuita ed è consentita, previo acquisto del biglietto d'ingresso ai Musei del Castello di Udine, fino al raggiungimento della capienza massima. La prenotazione, gratuita, è obbligatoria, tramite e-mail biglietterie.civicimusei[at]comune.udine.it o chiamando il numero +39 0432 1272591 della biglietteria del Castello.
La Galleria d’Arte Antica del Castello di Udine prosegue la sua attività di rinnovamento per permettere la fruizione del patrimonio artistico locale. Dalle ore 14:00 di sabato 7 dicembre 2024 saranno nuovamente accessibili al pubblico le sale 11, 12, 13 del percorso espositivo permanente della pinacoteca. Le sale, chiuse all’inizio della pandemia, finora sono state visitabili solo in occasione di mostre temporanee dedicate ad artisti rinomati quali Giovanni da Udine, Marcello D'Olivo, Raimondo D'Aronco e Gianni Berengo Gardin. I visitatori potranno ammirare: la sala 11, che presenta una selezione di dipinti entrati nelle collezioni artistiche civiche grazie al lascito del medico, artista e collezionista friulano Giuliano Mauroner (1919). Accanto ad alcune tavole di scuola toscana, si potranno nuovamente ammirare alcuni notevoli ritratti del Cinquecento e del Seicento e un’interessante copia antica del Ritratto di vecchio della collezione Dumbarton Oaks di Washington D.C. (USA) che gli studi hanno assegnato al maestro neerlandese Salomon Koninck (1609-1656). la sala 12, dove, accanto a raffinati ritratti dell’alta società friulana dell’Ottocento, spiccano alcuni tra i più noti capolavori della Galleria entrati nelle collezioni civiche grazie ad acquisizioni e donazioni ed ora nuovamente fruibili al pubblico: la Modella del pittore di Odorico Politi (1785-1846), il Diluvio di Filippo Giuseppini (1811-1862) e la Famiglia dell’ingegner Lavagnolo di Giovanni Pagliarini (1808-1878). la sala 13, che rappresenta un omaggio al pittore Odorico Politi attraverso una selezione di alcuni suoi ritratti e dipinti a tema religioso e mitologico. Tra i pezzi più significativi, l’effigie di Antonio Canova (1757-1822) che Politi, secondo gli studi più recenti, realizzò pochi mesi dopo la morte del celebre scultore veneto. Accanto, i visitatori potranno ammirare un Crocifisso recentemente restaurato in occasione del suo prestito alla mostra Canova:Sketching in Clay di Washington e Chicago. Il restauro della scultura, donata alle civiche raccolte d’arte nel 1875 dall’abate Giovanni Battista Del Negro, ha portato gli studiosi a ritenere che Canova l’abbia realizzata a Roma negli ultimi tre lustri del Settecento o nei primissimi anni dell’Ottocento. Il riallestimento delle tre sale è stato curato dallo staff dei Civici Musei con il diretto coinvolgimento di due volontarie del Servizio Civile Universale e di sei studenti dei corsi di laurea di Storia dell'Arte, Turismo Culturale e Mediazione Culturale dell'Università degli Studi di Udine e dell'Università per Stranieri di Siena, che, durante il loro volontariato o tirocinio curriculare presso i Musei del Castello, hanno proposto interessanti spunti e riflessioni inerenti alla selezione dei dipinti che ora si possono nuovamente ammirare all’interno del percorso permanente della Galleria. Le tre sale sono visitabili negli orari di apertura della Galleria d'Arte Antica e degli altri Musei del Castello, ovvero dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso 17:30).
Tramite una dettagliata ricerca archivistica i conservatori dei Civici Musei di Udine hanno ricostruito la provenienza della carrozza funebre, appartenente al Comune di Udine dal 1931, conservata nei depositi del Museo Etnografico del Friuli. Sembra che si tratti della stessa carrozza che, il 2 luglio 1914, trasportò la salma dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo nello storico omaggio che la città di Trieste rese all’erede al trono austro-ungarico nei concitati giorni che portarono tutta la regione e l’intera Europa dall'attentato di Sarajevo al baratro della Prima Guerra Mondiale. La Dirigenza dei Civici Musei di Udine si auspica che la carrozza possa essere presto restaurata con il contributo di alcuni mecenati.